domenica 28 novembre 2010

Le auto di lusso si assicurano on line

Smentiamo un luogo comune: possedere un auto di lusso non vuol dire sempre pagare cifre elevate per l’RC Auto. Infatti grazie a preventivi e la sottoscrizione di una polizza on line possono bastare anche poche centinaia di euro. Ed è questa infatti la strada che sempre di più gli automobilisti (anche per le auto sportive da sogno) stanno seguendo.

Secondo una recente ricerca, sono state più di 8.000 le richieste di preventivo fatte negli ultimi 12 mesi per assicurare vetture di alto valore economico immatricolate nel nostro Paese.

Ma quanto costa assicurare una sportiva di lusso?
Identikit del proprietario 35 - 45 anni residente a Milano, Roma o Palermo. Le marche prese in esame sono state: Ferrari, Porsche, Lamborghini, Aston Martin, Maserati o Bentley.
Per assicurare una Ferrari del valore di 165.000 euro, se si vive a Milano, bastano appena 295,42€. Il prezzo sale leggermente se chi assicura la Ferrari abita a Roma (352,38€) e raddoppia se invece il conducente risiede a Palermo (677,18€); è evidente che se si considera il valore dell’automobile la cifra è davvero conveniente.
Auto di estremo valore che i proprietari hanno tutto l'interesse ad assicurare soprattutto dal pericolo furti. Ma qui arrivano i primi problemi: infatti salvo rare eccezioni, nessuna compagnia si assume il rischio di tutelare dai ladri un’auto così appetibile, e se lo fa pone alcuni limiti.
In primis, il prezzo della polizza varia, includendo oltre l’RC anche la copertura contro furto e incendio, arrivando quasi a decuplicare il valore: caso limite, a Palermo, dove nessuna delle compagnie prese in esame assicura questi veicoli per il furto.

mercoledì 24 novembre 2010

Rc Auto: metodi per risparmiare 1



Tenersi aggiornati, su normative e offerte anche grazie alla rete. Per esempio guardiamo al Decreto Bersani, grazie al quale i neopatentati possono immatricolare una nuova auto acquisendo la classe di merito di un familiare convivente (vantaggiosa) evitando così di partire dalla più alta e risparmiando centinaia di euro. Ma pochissimi gli italiani fin'ora hanno sfruttato i benefici di questo Decreto. Infatti, solo il 7,5% dei neo patentati ha sfruttato quest'opportunità.
Altro esempio arriva dal comportamento di chi incorre in un incidente stradale: nel 2009 sono circa il 66% degli italiani. Ma di questi, sono stati oltre 1.500.000 quelli che hanno deciso di pagare di tasca loro pur di lasciarsi alle spalle l'incidente. Ma questa scelta è un errore molto caro: infatti mediamente la loro spesa è stata di 237€, ossia il doppio di quanto sarebbe aumentato il premio semplicemente cambiando classe di merito e Compagnia assicurativa.

mercoledì 10 novembre 2010

RC Auto: per il Codacons nessun obbligo.



Il Codacons promette una guerra santa contro gli aumenti indisciminati delle assicurazioni auto e avanza le sue propone:
  • abolizione dell’obbligo per gli automobilisti italiani.
Semplice provocazione? I rincari senza freno riscontrati negli anni sono ormai la questione centrale per tutte le unioni dei consumatori. L'istituzione della Banca Dati Sinistri già dal prossimo gennaio, cercherà di calmierare gli incrementi. Intanto sono da riscontrarsi migliaia di denunce di automobilisti furibondi per i veri e propri salassi a cui sono sottoposti dalle varie assicurazioni.

La questione è tanto semplice quanto drammatica – ha dichiarato il presidente del Codacons Carlo Rienzi – gli aumenti sono assolutamente indiscriminati in questo comparto assicurativo e ci sentiamo un po’ impotenti. Da una parte gli automobilisti sono obbligati a stipulare una polizza per la loro macchina, dall’altra ci sono le compagnie assicurative che fanno quello che vogliono fissando i prezzi come pare loro senza il benché minimo vincolo. Gli utenti sono ormai in una vera e propria condizione di schiavitù, e togliere l’obbligo sarebbe un provvedimento opportuno.

Il Codacons ha presentato la settimana scorsa una denuncia all’ Isvap, sulla base delle migliaia arrivate alla associazione stessa. Una raffica immane di aumenti confermata da Quattroruote e dal suo Libretto rosso delle assicurazioni fresco di stampa e creato in associazione proprio con Assicurazione.it. In base a un’analisi condotta su 19 mila tariffe, l’impennata dei premi per l’ RC Auto si aggira intorno al 25%.
Un dato che è senza dubbio figlio di uno scenario disomogeneo: se le compagnie cosiddette dirette, vale a dire quelle con cui si può sottoscrivere la polizza per via telefonica o via internet, contengono il rincaro medio del 17,3%, quelle tradizionali fanno segnare un esponenziale +28,7%.
Anche tra le varie zone d’Italia ci sono nette discrepanze. A Napoli, ad esempio, si sono registrati aumenti fino al 170%: un gruppo del settore è arrivato alla cifra record di 6183 euro in un anno per assicurare una singola auto.
Da Bari a Palermo, da Genova a Milano, sono tante le grandi città dove la mannaia dei rialzi ha colpito duro. Si salva solo, e poco, il Centro Italia: a Roma gli aumenti sfiorano l’11%, a Firenze e Bologna si aggirano intorno al 16%.
Dati infinitamente più contenuti rispetto ad altre zone d’Italia: il Sud, in particolar modo, vede tante città che hanno un rialzo medio dei premi che si aggira intorno al 50%. Le vittime sacrificali di questa realtà sono in genere gli automobilisti più giovani (fino ai 28 anni): al Sud addirittura gli aumenti per i patentati in età verde non scendono quasi mai sotto il +20%, mentre al Nord l’aumento medio per questa fascia si aggira intorno al + 17%.
L’Isvap, dal canto suo, ha replicato al Codacons. Le compagnie hanno piena libertà sulle tariffe, ma gli illeciti vengono puniti con multe notevoli. Comunque stiamo lavorando per far sì che questi incrementi si arrestino.
Già, lavorare. Il primo progetto a cui le commissioni tecniche hanno intenzione di lavorare è il bonus-malus, sistema da rivedere sensibilmente in quanto comporta delle compensazioni che prestano il fianco a casi di speculazione che poi, in sostanza, si traducono quasi sempre negli aumenti di cui sopra.
Ma c’è anche la querelle sulla cessione dei sinistri: l’Isvap vuole cercare assolutamente di porre un freno all’ormai noto fenomeno della cessione del credito a studi legali che si occupano di sinistri automobilistici o, come accade sempre più spesso, agli stessi carrozzieri. Intanto però il Codacons spinge perché l’Isvap effettui maggiori controlli e verifichi se, laddove sono indiscriminati gli incrementi delle tariffe, ci siano stati casi di illeciti.